Il lavoro agile è stato elogiato per i suoi benefici: secondo studi, può favorire un migliore equilibrio tra vita privata e professionale una maggiore produttività, una migliore qualità della vita, la riduzione degli spostamenti, minor stress e un concreto risparmio per lavoratori e aziende.
Tuttavia, questa forma di lavoro porta con sé nuovi rischi, come l’incapacità di separare i tempi, una continua “connessione” digitale e, in ultima analisi, il rischio di burnout.
Un rimedio fondamentale è il diritto di disconnessione, che, in Italia è stato introdotto all’interno dell’“accordo relativo alla modalità di lavoro agile”, esso deve essere redatto per iscritto e includere specificamente le misure tecniche e organizzative necessarie per garantire che il lavoratore possa effettivamente disconnettersi dagli strumenti digitali utili allo svolgimento delle proprie mansioni.
Questa norma evidenzia chiaramente come la regolazione dei tempi di lavoro e dei tempi di riposo non sia più delegabile alla buona volontà, ma debba essere esplicitamente prevista nell’accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
Per le imprese: come tradurre il diritto di disconnessione in prassi efficace
- Definizione chiara nei contratti
L’accordo di lavoro agile deve contenere orari definiti e precise istruzioni su quando il lavoratore deve disconnettersi, evitando ambiguità e sovrapposizioni tra impegni professionali e personali. - Supporto tecnologico adeguato
Utilizzare strumenti come la pianificazione degli invii di email, la disattivazione automatica delle notifiche aziendali fuori orario, e policy chiare sull’utilizzo lavorativo dei dispositivi personali. - Formazione e cultura interna
I dirigenti e i team leader devono essere formati per rispettare e promuovere i confini tra lavoro e tempo personale: niente email o meeting dopo l’orario, se non in casi eccezionali. - Promuovere il benessere organizzativo
Favorire l’adozione di flessibilità oraria, pause strutturate e momenti di decompressione. La salute del dipendente è un investimento e influisce direttamente su performance, turnover, assenteismo.
In conclusione, il diritto di disconnessione non è un accessorio morale ma una componente strutturale del lavoro agile moderno: contribuisce concretamente al work-life balance, protegge dall’esaurimento professionale e sostiene la motivazione e la produttività a lungo termine
Lorenzo Marangella
Ricerca e Selezione del Personale