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L’intelligenza artificiale in Italia: nuove figure professionali

Nel precedente articolo abbiamo parlato di intelligenza artificiale e di quanto sia urgente colmare il divario di competenze presente nei professionisti del settore.

Abbiamo inoltre provato a indagarne le cause, le conseguenze e a trovare possibili soluzioni per rimanere al passo con un mondo sempre più digitalizzato e destinato ad evolvere e implementare la IA.
Tra le possibili soluzioni vi è quella di implementare la formazione di professionisti con specifiche competenze e dunque la nascita di nuove professioni.

Vediamo quali sono nel dettaglio.

  • AI ethicist: è un professionista che si occupa di studiare e analizzare le implicazioni etiche, sociali e legali in relazione all’uso e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questi esperti si interrogano su questioni legate al come prevenire e affrontare bias e discriminazioni nei sistemi AI, alle implicazioni che hanno sulla privacy quanto vengono raccolti e analizzati dati personali oppure alle conseguenze dell’AI sugli aspetti della vita quotidiana.
  • AI manager: è una figura professionale che si occupa della gestione e dell’implementazione delle tecnologie di intelligenza artificiale all’interno di un’organizzazione e ha il compito di valutare complessivamente la fattibilità dei progetti.
  • AI architect: gioca un ruolo cruciale nello sviluppo e nella realizzazione di progetti di intelligenza artificiale, contribuendo a tradurre le idee in soluzioni pratiche e funzionanti. Lavora a stretto contatto con l’AI manager e avrà anche ruolo di coordinamento delle altre figure del team.
  • Data engineer: le competenze richieste includono familiarità con i linguaggi di programmazione. E’ una figura specializzata nella progettazione, costruzione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi necessari per l’elaborazione e l’analisi dei dati.
  • Prompt engineer: è colui che opera sul lato dell’utilizzo della tecnologia, ovvero gestisce le richieste o i comandi che vengono forniti a modelli di intelligenza artificiale. Questo esperto lavora per massimizzare l’efficacia e la qualità delle risposte generate dai modelli, garantendo che le richieste siano formulate in modo chiaro e preciso.
  • Application developer: è un professionista che si interessa della parte pratica dei progetti. Implementa le applicazioni software che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale.
  • Chief Artificial Intelligence Officer(CAIO): ha un ruolo di guida, supervisione e gestione dei rischi legati all’implementazione dell’AI.
  • Data Protection Officer(DPO): o responsabile della protezione dei dati, ha il compito di assicurare che le pratiche di IA siano etiche e conformi alle normative sulla protezione dei dati, contribuendo a costruire fiducia tra gli utenti e le organizzazioni.
  • Consulente legal tech: è un avvocato che specializzato nel diritto delle nuove tecnologie, chiamato ad assistere le aziende nell’adeguamento alla normativa sull’intelligenza artificiale.
  • Privacy Engineer: il suo lavoro ha l’obiettivo di implementare le misure tecniche e organizzative per garantire la privacy e la sicurezza dei dati in conformità con le normative vigenti, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) nell’Unione Europea.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi e amministrativi in Italia è una sfida cruciale. Affrontare la mancanza di figure professionali competenti richiede un impegno congiunto da parte di aziende, istituzioni educative e governi. Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze è essenziale per assicurare che l’Italia possa cogliere le opportunità offerte dall’IA e rimanere competitiva nel panorama globale.

Grazie per lo spunto di riflessione dato da un articolo dell’Avvocato Laura Turini su LISP.

Empacter è un Ente Accreditato presso la Regione Umbria per le attività di formazione continua e permanente.

Uno dei nostri obiettivi è fornire alle aziende clienti e ai partner l’opportunità di acquisire, sviluppare e affinare le competenze dei propri collaboratori. Questo si traduce nell’impegno a rispettare gli obblighi formativi, a migliorare le prestazioni lavorative e a elevare sia la qualità del lavoro che dell’ambiente lavorativo.

Noemi Vanin

Formazione Empacter

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